
Camminavo vicino alle rive del fiume
nella brezza fresca
degli ultimi giorni d'inverno
e nell'aria andava una vecchia canzone
e la marea danzava correndo verso il mare
A volte i viaggiatori si fermano stanchi
e riposano un poco 
in compagnia di qualche straniero
chissà dove ti addormenterai stasera 
e chissà come ascolterai questa canzone
Forse ti stai cullando al suono di un treno, 
inseguendo il ragazzo gitano
con lo zaino sotto il violino 
e se sei persa 
in qualche fredda terra straniera
ti mando una ninnananna 
per sentirti più vicina 
Un giorno, guidati da stelle sicure 
ci ritroveremo
in qualche ancgolo di mondo lontano, 
nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati 
o sui sentieri dove corrono le fate
E prego qualche Dio dei viaggiatori 
che tu abbia due soldi in tasca 
da spendere stasera 
e qualcuno nel letto
per scaldare via l'inverno
e un angelo bianco 
seduto vicino alla finestra







