domenica 9 marzo 2008

sOgNaNdO aD oCcHi ApErTI--->teller


"Prendi la chitarra che andiamo!"

Erano bastate poche parole, la bella giornata fece tutto il resto.

Il cielo era limpido, il sole brillante, insomma era la giornata perfetta per uscire, loro due grandi amici, soli, insieme.

All'ombra di un albero, lui con la chitarra a tracolla, lei seduta al suo fianco, le gambe incrociate a cantare.

I capelli mori di lui si agitavano, seguendo il ritmo lento della testa che si muoveva a tempo della musica...riflettendo i raggi del sole.

Lei canticchiava, inventandosi le parole delle canzoni, e non la smetteva mai, nemmeno per un secondo, di sorridere...

Tra una canzone e l'altra i due si guardavano, entrambi coi volti raggianti, la voglia di vivere allo stato puro nel cuore.

Accenna un arpeggio....e comincia l'ennesima canzone, l'ennesimo viaggio verso orizzonti lontani, lontani dalla solita monotonia, dal caos cittadino, dal grigiore di ogni giorno che ostruisce opprimente i polmoni.

Lei ha un ritmo tutto suo nella testa, le parole vanno a caso, seguendo liberamente la sua fantasia...

Lui si volta, staccando lentamente le dita dalle corde:

"la smetti di inventarti i testi?!" Lo dice ridendo, si sporge in avanti e accenna un muovimento, come per acchiapparla...

Lei scoppia a ridere e si alza di scatto, mettendosi a correre in mezzo al prato:"prova a prendermi" strilla.

"non mi scappi"Vieni qui!"

Lei è bassina, le gambe troppo corte, forse, rispetto a quelle di lui.

Lui la raggiunge presto, la afferra per i fianchi, perdono l'equilibrio e cadono a terra.

Le mette una mano dietro la testa, per proteggerla dall'urto, lei ridacchia ancora e i due si ritrovano a rotolare tra l'erba.

Appoggia un gomito sul prato facendo leva, si ritrova su di lui, sollevata leggermente dal suo bacino, si vede riflessa nei suoi occhi.

Accenna un sorriso.

Sente le mani di lui sui fianchi, poco sotto le costole, che la reggono leggere.

Lui risponde al sorriso, senza cambiare posizione.

Istanti infiniti, il tempo si è fermato, esistono solo loro ora.

Sotto le dita lui sente il brivido che le attraversa la schiena, i boccoli della ragazza gli sfiorano il viso e lui ne sente forse per la prima volta tutto l'intenso profumo.

Avvicina il volto a quello di lui, con la punta del naso gli sfiora l'incavo tra la gola e il mento, la guancia...

Risolleva la testa e lo fissa.

Ancora una volta le labbra di lui si piegano in un sorriso, una mano lentamente sale lungo la schiena di lei, leggiera, ne segue le curve su fino al collo, le dita sollevano una ciocca di capelli, spostandola diero le orecchie.

Lei si avvicina nuovamente col volto a quello di lui...questa volta sono le labbra il punto di contatto tra i due...

Docemente si sfiorano, fino ad aprirsi in un bacio, il primo bacio tra loro, che contiene tutto ciò che sentono l'uno per l'altra...tutto il sole di quella giornata, l'intero cielo azzurro, il profumo dell'erba.

La musica vibrante delle corde della chitarra.

Lentamente le labbra si staccano...

Lei si lascia cadere al suo fianco; le braccia di lui, uno sotto la testa di lei, l'altro sopra il busto, la stringono al petto.

Solleva una mano, le dita le scostano i capelli dal volto, le accarezzano le gote... risalgono sulla fronte,e da li scendono lungo il naso, fino al mento.

Si fermano, due dita si chiudono attorno al mento e lo avvicinano al viso.

Di nuovo un altro bacio, breve ma intensissimo, di una tenerezza profonda...

La testa di lei si sposta sul suo petto.

Entrambi chiudono gli occhi,le mani intrecciate.

E restano così...



2 commenti:

Anonimo ha detto...

carino questo racconto.eheh visto ke sn passato anke da te??? kmq cm te la passi??? nn vedo l'ora ke c sn le vacanze d pasqua sn troppo stanco poi ke palle sempre verifiche c fanno fare... vabbè t saluto ke nn so più ke dire ehehe.. bacio ciaoo alla prox by drugo N.

Anonimo ha detto...

ma possibile che sia destinato a rimanere solo un sogno?!io dico di no... ;-)
speranza ancora accesa...